lunedì 8 settembre 2008

Area ex Migliori Longari: Questo è veramente troppo! Facciamo sentire la nostra indignazione per evitare l’irreversibile scempio


Una politica cinica ed indifferente ai beni comuni è riuscita a concepire una scelta orribile, fortemente penalizzante per la nostra città.
Pensate, in un sol colpo accadrà:
• Sfregio al paesaggio collinare sotto al Centro Storico.
• Aumento dei rischi idrogeologici nell’area interessata.
• Accerchiamento con cemento ed auto dell’asilo nido “Le coccinelle”.
• Amputazione della parte sud del campo di atletica leggera con compromissione della funzionalità e dell’agibilità.
• Cancellazione della famosa passeggiata panoramica delle Fontanelle, collegata con Salita Montegrappa.
• Sovraccarico di case, abitanti, auto in un ambito urbano già densamente popolato.

Sono tre anni che lottiamo per evitare questa devastazione in una delle aree più belle di Giulianova, evidenziando le conseguenze e avanzando proposte alternative.
Di fronte alla protervia degli amministratori, siamo solo riusciti a ritardare l’inizio dei lavori. Alla fine però, calpestando il buon senso e molte regole, è stata permessa l’apertura del cantiere.
Come ha dimostrato la vicenda di Piazza Dalla Chiesa, solo insieme possiamo farcela. Anche questa volta è possibile far vincere il bene comune: occorre però esprimere pubblicamente tutta la nostra indignazione e la nostra contrarietà. Occorre farlo presto ed essere in tanti.
Uno degli strumenti può essere questo blog dove si può intervenire, meglio ancora se esprimendo il proprio pensiero in maniera non anonima.

Precisiamo che, a causa di recenti interventi anonimi tesi a boicottare il nostro genuino e disinteressato impegno a difesa dei beni pubblici, verranno eliminati tutti gli interventi fuori tema.

41 commenti:

Anonimo ha detto...

Io, della foto che itnroduce il blog (con tanto di scritta gialla), farei un gigantesco manifesto da affiggere in tutti i punti più visibili della città. La gente non legge, non s'informa, non immagina e non sa. Diamole almeno l'opportunità di guardare e capire. Sono in tanti, troppi, a non utilizzare il web.

Anonimo ha detto...

perchè non fate una simulazione dei palazzi che dia l'idea dell'impatto?

Anonimo ha detto...

Il campo di atletica di Zona Orti è un bellissimo luogo.
Chi lo frequenta abitualmente per fare atletica (o calcio) non può non condividerlo.
Chi, da altre località, viene per partecipare alle gare promosse dall’Ecologica G, non può non apprezzare anche il colpo d’occhio verso la collina, ed il verde tutt’intorno.
Chi dovrebbe avere a cuore l’importanza della pratica sportiva dei Giuliesi (giovani e meno giovani) non risulta abbia mai proposto una maggiore valorizzazione di questo spazio. Cos’hanno fatto (o detto) gli assessori allo sport negli ultimi 10 anni?
Tralasciando i sogni, era complicato pensare l’ampliamento a sud degli spazi destinati allo sport, da dedicare magari a volley e basket? Qualcuno ricorda quanto era frequentato sul finire degli anni 80 l’allora campo di basket all’aperto di via Ippodromo? E le manifestazioni che vi si svolgevano, due fra tutte i camp giovanili ed il torneo internazionale di basket in carrozzina?
Via Ippodromo ha terminato ogni potenziale sviluppo con la vendita del Pioppeto.
Zona Orti, sembra, pure.
Rimarrà nel cassetto la possibilità di creare una piccola cittadella dello sport, copiando invidiati e virtuosi modelli anglosassoni?
Grazie, calcestruzzi.
Gaetano Marà

Anonimo ha detto...

La vostra iniziativa è encomiabile. Del resto, dopo la chiusura al dialogo dimostrata dalla ex Giunta, non rimane altro che percorrere la via delle istanze e delle carte bollate per salvare il salvabile.
Tutto ciò che posso affermare è che stiamo assistendo ad uno scempio legalizzato. Il fatto che qualcuno poi possa in futuro risponderne nelle varie sedi è una magra consolazione.
f.to enrico gagliano

paolo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo! Bisogna fermare lo scempio sulla collina. Cosa ne pensate di organizzare una petizione per raccogliere le firme di coloro che dissentono dal progetto? Allestiamo dei banchetti, sia al paese che alla spiaggia, nei giorni di sabato e domenica e spieghiamo cosa sta accadendo. L'amministarzione comunale non potrà disconoscere la volontà della gente.
Io sono disponibile all'iniziativa di informazione.

Anonimo ha detto...

Se è vero,come credo (vedi norme PAI),che nella concessione del permesso di costruire non sono stati rispettati i vincoli prescritti,penso sia obbligo dei cittadini invocare l'intervento della magistratura per fare chiarezza.
E' PUR VERO CHE SI CORRE IL RISCHIO DI LEGALIZZARE,COMUNQUE,UNO SCEMPIO PAESAGGISTICO ED ASSISTERE AD UNA SECONDA VICENDA "LA PLAYA", ma ci si comporterebbe da cittadini, e non da semplici spettatori o non-cittadini,secodo la efficace definizione di Ilvo Diamanti.
Tanto più se siamo "cittadini governanti",ossia attenti e sensibili nella salvaguardia e promozione di tutto ciò che afferisce al bene comune.
Maurizio Medori

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

E' veramente triste, a ben pensarci, che in una città tradizionalmente molto civile ci si debba impegnare così tanto per scongiurare cose che un pensiero illuminato, colto e responsabile non potrebbe mai nemmeno immaginare. Purtroppo, però, sono anni che in città viviamo situazioni così spiacevoli.
Ieri in un bel convegno organizzato dalla sezione giuliese di Italia Nostra c'è stata una splendida relazione del Prof. Pier Luigi Cervellati, urbanista di chiara fama, docente all'Università di Venezia. Abbiamo ascoltato idee, analisi e proposte che avrebbero fatto arrossire, se fossero stati presenti, sia gli amministratori uscenti sia quelli precedenti di centro-destra, per quello che hanno "combinato" nella gestione del territorio durante il loro mandato. Entrare in contatto con tali personalità rinfranca e conferisce nuova energia nell'impegno per il bene comune.
Si comprende che è un dovere civico reagire. Sono convinto che nella società civile giuliese siano presenti idee lungimiranti, tempra morale e forza d'animo in grado di contrastare efficacemente disegni così nefasti per la nostra città.
Sarebbe proprio bello se, partendo da questa triste vicenda, il meglio della cittadinanza (cioè la stragrande maggioranza dei cittadini) uscisse dalla rassegnazione e prendesse in mano il destino della propria città per difenderne i tesori e rivendicarla più vivibile contro l'insipienza, la mediocrità e l'arroganza.

Anonimo ha detto...

"... se fossero stati presenti". Infatti non lo erano.
Dal dibattito è emerso anche che sostenere le ragioni dell'Urbanistica significa farle perdere (ed anche a chi ne difende le ragioni) quel carattere élitario che la rende, agli occhi dei cittadini, lontana e poco comprensibile. Diversamente le battaglie si perdono tutte e i cittadini continueranno ad esprimere le classi dirigenti miopi come quelle finora espresse.
(e. gagliano)

Anonimo ha detto...

Un bambino ha bisogno ( e ha il diritto che deve essere tutelato dagli adulti) di vivere vicino al verde. Quel poco che ne è rimasto viene addirittura cementificato con un opera che nulla ha a che vedere con l'interesse pubblico. Giulianova e' satura di appartamenti invenduti ed inutilizzati . Per di piu' il tutto viene effettuato , a quanto pare, contro le disposizioni di Legge. Se si ha a cuore soltanto l'economia piu' rapace, propongo di investire in una economia ecologica : la zona sia piantiumata con una diversita' di alberi al fine di creare la nostra macchia mediterranea . Basta CEMENTO. Attiriamo soldi in altro modo. Sono un giovane giuliese e spero in futuro che tutti gli schieramenti politici , sia di destra che di sinistra, collabborino affiche' si tuteli il cio' che rimane del nostro particolare e bellissimo territorio. Antonello

Anonimo ha detto...

Il ritmo di crescita di questo blog la dice lunga sul senso di responsabilità e sull' interesse che un simile scempio suscita nella popolazione giuliese. Non vedo l'ora che sorgano le quattro palazzine e che tutti, passando, dicano solo "che schifo" ( specie i fruitori della pista d'atletica e le prestigiosissime associazioni sportive che la utilizzano). Ognuno ha quello che si merita. Credo che il vostro spot radiofonico abbia avuto solo lo sconsolante effetto di arricchire chi lo trasmette ( bravi, anche voi nella grande tribù dei foraggiatori dell'etere..)Il manifesto suggerito, invece, non l'ha visto ancora nessuno.

elviana ha detto...

fhgytfv

elviana ha detto...

scusate, stavo testando l'account.

Anonimo ha detto...

Commenti sul sito, comunicati stampa e raccolte di firme non bastano più. Ci siamo capiti companeros?

Anonimo ha detto...

“Tra le 100 città d’Italia, Giulianova ... bella, giovane e ridente ...tra le più incantevoli e salubri spiagge della riviera adriatica... La posillipo degli Abruzzi...”
E’ stata relegata in un cassetto la nostra memoria storica; è stata calpestata la nostra dignità di cittadini!
L’orgoglio di essere cittadina giuliese diminuisce di giorno in giorno di fronte ai tanti fatti che si stanno verificando.
Il Pioppeto. Piazza Buozzi. Ariston. Ex Sadam. Migliori Longari.
Beni che, anziché essere valorizzati, sono stati, o stanno per essere, spazzati.
Dov’è quel verde che ci caratterizzava?
Dove sono quegli spazi che erano e potevano essere meglio utilizzati per ritemprarci il fisico e anche lo spirito?
Dove sono quegli scorci paesaggistici che ci allettavano la vista e ci scaldavano il cuore?
Dov’è quel Cinema-Teatro che ci accoglieva per la visione di spettacoli ricreativi, che permetteva la realizzazione di eventi culturali, convegni, incontri.
Perché non considerare anche e soprattutto i dissesti idrogeologici nella zona collinare con i conseguenti irreparabili danni? Ce ne sono di esempi nei paesi limitrofi!
Perché questa cecità? Non riesco a trovare le risposte!!!
E allora? E’ necessario che ogni cittadino venga informato, si renda conto e faccia sentire la propria voce per contribuire a salvare il salvabile. Paola

Anonimo ha detto...

Paola ha ragione. Nel complesso sportivo di via Ippodromo svetta da qualche giorno la ciclopica copertura dei campi da tennis. Un mastodonte, rispetto al poco spazio intorno. Immaginiamo invece cosa sarebbe stato se l'impianto ( come da programma) avesse compreso anche un tratto di strada ed il pioppeto...
Per Migliori Longari, a quanto pare, siamo alla disperazione, forse alla resa.

Anonimo ha detto...

Buon giorno.
Con il passare dei giorni ci andiamo convincendo che le sorti dell'area ex Migliori Longari interessino davvero a pochi, forse a nessuno.
Crediamo che la vostra associazione, invece di investire soldi in un ritornello radiofonico, avrebbe dovuto rendere cosciente la città di quanto stava per accadere. E non con le parole, ma attraverso manifesti, volantini, pieghevoli, banchetti informativi, petizioni. Iniziative da prendere, però,già nei giorni dell'approvazione dell' accordo con Maria Grazia Migliori Longari ( delibera consiliare del 6 maggio 2005!) e non ora che il cantiere è in piena attività ed un cartellone invita all'acquisto degli appartamenti. Scusate la schiettezza, ma il nostro timore è che ancora si sia davanti ad un ambientalismo di maniera, vestito della festa utile a sfilare in future campagne elettorali. Ci rattrista il silenzio degli ex amministratori ( ad esempio di chi ha procurato alla città la pista di atletica), ci rattristano gli eventi-vetrina, ci rattristano le tante aberrazioni urbanistiche che si diceva di voler cancellare e che sono esattamente al loro posto.
Qualcuno, se può, ci convinca che stiamo sbagliando.
Patrizio Di Bella e Marzia Tassoni.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
E' giunta l'ora di far rispettare le regole, bisogna informarci ed informare la gente e combattere con il codice ambientale in mano per una città migliore. Via le mani dalla nostra città. Mi congratulo con l'associazione per la sensibilità civica e spero che le critiche non vi facciano perdere d'animo.
Servono avvocati per battagliare con i "palazzinari" e con i politicanti di turno.E' l'unico modo, non basta cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica.
Pierluigi.

Anonimo ha detto...

Ieri sera nel corso dell'incontro nella sede dell'associazione il problema è stato ripreso ed affrontato, portando a conoscenza anche di particolari che prima non erano noti. E' vero che le vie legali sembrano le più logiche, ma sono anche le più difficili, in quanto verrebbero quantomeno insabbiate o lasciate languire per lungo tempo. L'opinione pubblica è l'unica che può smuovere questo problema, e la sensibilizzazione su questo tema come su altri temi, può avvenire solo se chi le racconta lo fa con passione e trasferendo quel senso di indignazione che noi proviamo nel vedere un paesaggio deturpato o una città senza teatro. Propongo a chi crede nel senso più reale del lavoro di sensibilizzazione, di allegare in calce alle proprie mail (ed ogni giorno magari ne mandiamo anche tante inutili!!!) il link al sito del Cittadino Governante ed il link a questo blog. Inoltre sono convinto che tante persone che ci sono attorno e frequentiamo quotidianamente non sono neanche informate del problema. PARLIAMONE!!!! Non lasciamo agli altri il compito di salvaguardare la nostra città. Daniele

Marco ha detto...

Sono nettamente a favore del Cittadino Governante che simboleggia un ipotetico Giuliese pensiero...difficile da far rispettare. Buona iniziativa del video , ma penso che sia un video troppo benevolo..cioè secondo me bisognava montarlo con immagini forti e una virtualizzazione del luogo deturpato dalla cementificazione e per finire una voce crudele ....possibilmente di un uomo. Fermare le ruspe? organizziamo una rivolta cittadina e vediamo chi la vince.

Anonimo ha detto...

Tanto non piove e mai piovrà.

Anonimo ha detto...

Vorrei segnalare a tutti che una cittadina come la nostra in cui l'unico parco per i bambini è lasciato all'abbandono co reti divelte, e soprattutto giochi distrutti con chiodi arruginiti sporgenti non è un esempio di civilità. I bambini hanno il diritto di giocare ma di farlo in totale sicurezza. Si inizia dalle piccole cose

Marco ha detto...

allora questa protesta cittadina per fermare le ruspe?

Anonimo ha detto...

VOGLIO ESPRIMERE il mio disappunto sulle decisioni che furono di Calcestruzzo (leggi Ruffini)e tutta la sua giunta sugli interventi edificatori. Alla fine che importa.. tanto il grigio dà meno all'occhio del verde!!
Che bello vedere gli ex assessori, gli ex decisionisti, gli ex, girare in tondo per non perdere la poltroncina. E così via a liste civiche, ad apparentamenti, a firmare cambiali. E ricomincia il giro.. Che desolazione!!!
Ma dov'è il puro? Cosa sta pensando adesso? Cosa pensa di questi burattini della politica? Cosa pensa dei soliti pupari?
Cosa pensa del grigio e cosa del verde?
Non che io lo fossi..
fosforo

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

mi aggancio a questo blog per cercare di farlo ripartire ed evidenziare nell'iniziativa di sabato, al Mas, l'assenza dei protagonisti dell'urbanistica, quì a Giulianova: ovvero i costruttori e i tecnici ed anche i passati amministratori (qualcuno c'era)

Ho notato la presenza di molti concittadini, gente comune, persone a cui sta a cuore la qualità dell'urbanistica e qualche ex, molto ex sindaco.
Un'altro appena andato che invece ...non lo notai.

Ho scorto solo due architetti giuliesi, gli altri evidentemente non vogliono sentire lezioni di urbanistica. Bene, forse saranno già edotti, vedremo al prossimo incontro se verranno.


Certo a vedere le loro creazioni ....qualcosa si capisce.
Spesso è vero, è il loro cliente che decide la forma della villetta o della palazzina, i balconi di forme aggrassive, i recinti, i colori sgargianti.

Basta vedere nella E2 cosa hanno fatto...!!Ogni casa ha una forma diversa dall'altra, un colore opposto all'altro, tetti con i coppi e siamo al mare, case che sembrano finte case coloniche.
Quadro e squadro, tondo, rettangolare, a vela etc ...ad ognuno il suo stile.
Le chiamammo villette hollywodiane, sono lì...questo è un quartiere moderno ...vedete...


La quantità di cemento che sta subendo i ventisette kilometri quadrati della nostra bella cittadina comincia ad essere davvero troppa.
I bimbi non nascono ma le abitazioni si moltlipicano.
Ed ancora non è varato il piano casa del governo attuale, con quello dopo ci sarà un carico da undici... L'edilizia è economia, è ricchezza, dicono tutti così.

Mi fermo quì, sicuramente Polis darà modo di discutere.

Un saluto

Mauro Piunti

Anonimo ha detto...

http://www.lebugiedegliambientalisti.it/

Anonimo ha detto...

Non vogliono le case, non vogliono il ponte, non vogliono le strade. Temono la «cementificazione», come dice il leader del Pd Franceschini, sguardo da iena dentro occhi da boyscout, che adesso ha scoperto il nuovo look del maglioncino. La cementificazione? Ma quale cementificazione? Da anni l’unico cemento che soffoca questo Paese è quello dei no: no alla Tav, no alle discariche, no alle centrali, no ai rigassificatori. No ai cantieri. No alle riforme. No al cambiamento. La cementificazione che fa davvero paura è quella delle idee, sono gli encefali a presa lenta, le meningi asfaltate. È questo il cemento che ha bloccato l’Italia. È questo il cemento da cui ci dobbiamo salvare.
Avete notato? Il governo non ha fatto in tempo ad annunciare l’esistenza di un piano per la casa e, ancor prima di conoscerlo nei dettagli, è partita la guerra del no. Alte grida. Lamenti. «Una sciagura che impoverisce il Paese», dice l’urbanista di sinistra. «Un delirio», dice l’architetto di sinistra. «Torna la speculazione anni ’60», sbraitano gli ambientalisti. E poi avanti: «deregulation selvaggia» (la deregulation si sa, è sempre selvaggia. O non è); «proposta indecente»; «casa delle libertà abusive»; «affari per i furbetti»; «condono mascherato»; «scempio», «messaggio devastante per il futuro». Naturalmente, per condire l’orrore, si scomodano Francesco Rosi, «Mani sulla città», Alberto Sordi palazzinaro con annessa locandina di film. Manca solo la copertina del manifesto con un grattacielo che spunta dentro il Colosseo, poi il quadro sarebbe completo. E, intanto, benvenuti nella nuova mansarda costruita al posto della Madonnina...

Assurdo? Macché. Le regioni rosse, tanto per dire, hanno già annunciato che non collaboreranno al rilancio dell’edilizia. Lo boicotteranno. E siccome il piano avrà bisogno, per una parte, dell’appoggio delle regioni, significherà che lo bloccheranno. La lezione di Soru in Sardegna, mandato a casa dagli elettori perché, fermando cantieri e turismo, aveva sclerotizzato l’isola e l’aveva condannata alla povertà, evidentemente non è servita. Così è, anche se non vi pare: c’è un’idea per dare lavoro ai disoccupati e slancio all’economia a costo zero. Ma sembra che non importi a nessuno. Perché non si discute nel merito? Perché non si cerca di migliorarla? Perché si cerca di stroncarla? Perché si parte subito lancia in resta parlando di «interessi illegali» e «scena del delitto», come fa il responsabile Ambiente del Pd Ermete Realacci? Siamo d’accordo o no che questo Paese è bloccato da troppi anni di «non fare»? Siamo d’accordo o no che farlo ripartire ora significa anche rispondere alla crisi? E dare lavoro a imprese e operai? Allora perché questa corsa al no per il no, questi toni apocalittici, questa cementificazione del parencefalo? E quanto dobbiamo aspettare perché Franceschini e Realacci si accorgano che queste posizioni assurde e conservatrici ci fanno perdere contatto con il mondo? Vent’anni, come per il nucleare?
Il Paese oggi si sta dividendo in due. Ma la vera divisione non è fra destra e sinistra, popolari o socialisti, laici o cattolici. La vera divisione è fra chi cerca di disegnare il futuro e, dentro la crisi, cerca soluzioni nuove. E chi rimane ancorato a un passato vecchio e indifendibile, e che mai come oggi appare letale. E per dimostrare che quest’ottusità è un cancro devastante che va oltre il limite dell’antiberlusconismo, basta guardare quello che sta succedendo alla Tod's. Il titolare, Diego Della Valle, che è sempre stato coccolato e riverito nei salotti della sinistra, ha deciso per il secondo anno consecutivo di concedere ai dipendenti un bonus di 1400 euro l’anno, 116 euro mensili. Voi capite: in un momento di crisi, mentre tutti pensano a tagliare e magari a mettere in cassa integrazione, c’è un’azienda che non solo non taglia e non mette in cassa integrazione, ma regala 116 euro mensili a ogni dipendente. Risultato? La Cgil protesta. Si oppone. S’indigna. Motivo: «Non siamo stati consultati». Ma vi sembra possibile? Vi sembra possibile che ci sia qualcuno che antepone, così sfacciatamente, l’antica ideologia all’interesse presente degli operai, le stanche liturgie sindacali agli effetti concreti di una buona decisione?
Dalle regioni rosse alla Cgil, da Epifani a Franceschini: quello che si sta rinsaldando è un nuovo e ottuso asse del no. Ma non dovevano essere riformisti? E che cosa si può riformare riducendosi a spuntoni archeologici, a reperti del mesozoico, a distributori di paure e pasdaran del rifiuto assoluto? Per andare verso il futuro l’Italia ha bisogno di fantasia, coraggio, soluzioni innovative. Ha bisogno di liberarsi dei più oscuri retaggi del passato. La gran parte del Paese è pronta. È pronta a lanciarsi. È pronta a trasformarsi. Che non si faccia sviare da quelli che la vogliono cementificare nell’immobilismo: sono i rappresentanti di un mondo destinato a scomparire. L’unica cosa che riescono a cambiare, in effetti, è il look: si mettono il maglioncino. Ma solo per non far vedere che sono rimasti in mutande. (il Giornale)

Anonimo ha detto...

Intervistato dal Sole 24 ore, il presidente Vaclav Klaus difende la sua concezione dell'Europa e mette in guardia dalle tentazioni protezionistiche e dirigistedi Vittorio Da Rold«Venti anni fa la Repubblica ceca eliminò il comunismo e mise in soffitta l'economia chiusa. Il nostro sogno era di aprirci al mondo, liberalizzare il commercio estero e le nostre prime riforme sono andate tutte in quella direzione. Oggi siamo scioccati quando vediamo qualcuno tentare di riportare il mercato unico europeo al punto di partenza introducendo un nuovo e nascente prtezionismo europeo».

Vaclav Klaus, 67 anni, presidente della Repubblica Ceca, mentre il suo Paese è presidente di turno dell'Unione, non usa mezzi termini com'è suo costume: è un euroscettico e non ne fa mistero, ma oggi, da vero liberale e seguace di Friedrich Von Hayek, paradossalmente si ritrova a difendere l'Europa, o meglio il suo mercato unico, dai venti protezionisti.

«Non possiamo essere d'accordo con chi come Nicolas Sarkozy (il presidente francese ha invitato i costruttori di auto francesi, che hanno ricevuto 6 miliardi di euro di aiuti, a mantenere i posti di lavoro in Francia e a non costruire fabbriche proprio in Repubblica Ceca, ndr) apre a tentazioni protezioniste. Ma non voglio polemizzare con Sarkozy anche perché non bisogna dimenticare che il presidente francese non è il solo in Europa a sostenere queste politiche protezionistiche e di nazionalismo economico», dice il presidente ceco.

Il capo dello Stato ceco è in questi giorni a Milano per presentare il suo libro, “Pianeta blu, non verde”, un pamphlet ricco di vis polemica sul presunto cambiamento climatico, un intervento inserito in una serie di colloqui organizzati dall'Istituto Bruno Leoni a Palazzo Clerici.

Che pensa del piano di aiuti all'Europa centro-orientale?
La Repubblica ceca ha le sue fragilità ma ha prestato 200 milioni di euro alla Lettonia. Da noi i mutui in valuta estera sono appena lo 0,1% del totale (i suoi colleghi del Financial Times dovrebbero imparare a distinguere tra i vari Paesi del Continente che non è un unicum indistinto) a differenza di altri Stati europei dove hanno raggiunto quote elevatissime. Inoltre le banche presenti nel nostro Paese sono belghe, italiane, austriache e hanno problemi a casa loro, non da noi.

Che deve fare la Commissione Ue per contrastare la crisi?
Meno fa e meglio è. Fuor di metafora non sono convinto che la spesa pubblica keynesiana sia la soluzione a tutti i problemi. Se si vuole aumentare la domanda aggregata la prudenza è d'obbligo. Primo bisogna evitare di aumentare il debito pubblico. Poi c'è il “crowding out effect” cioè il calo dei consumi o degli investimenti privati che avviene quando a causa dell'aumento della spesa pubblica aumenta la pressione fiscale e quindi si riduce a sua volta la propensione ai consumi. Se invece l'aumento della spesa pubblica non è accompagnato dall'aumento delle tasse, il ricorso al debito pubblico per finanziare l'aumento della spesa aumenta i tassi d'interesse portando a una riduzione degli investimenti privati. In America si discute sul fatto che il moltiplicatore deve essere sempre più alto perché se investo un euro di soldi pubblici può avvenire che ottengo solo lo 0,80% di aumento di propensione al consumo: insomma mentre la spesa è certa l'esito finale è incerto.

Qual è il messaggio del suo libro sul clima “Pianeta blu, no verde”?
Gli ambientalisti non parlano del clima, ma di un'ideologia collettivistica molto pericolosa che vuole manipolare tutta la società. Un'ideologia che vuole limitare la nostra libertà e prosperità. Io combatto questa ideologia, non la temperatura. L'Intergovernmental Panel Climate Change, l'organismo dell'Onu, afferma che in un secolo l'aumento della temperatura è stato di 0,74 gradi centigradi. E quindi, se questo è vero, di quale riscaldamento del pianeta stiamo parlando? È un falso problema. Anche in questo caso dunque, meno si fa meglio è.

Altri obiettivi a breve?
Scrivere un articolo intitolato l'«Insostenibile peso della solitudine» in occasione, il 1° aprile, degli 80 anni di Milan Kundera.

Da Il Sole 24 Ore, 17 marzo 2009

Gino ha detto...

"L'Intergovernmental Panel Climate Change, l'organismo dell'Onu, afferma che in un secolo l'aumento della temperatura è stato di 0,74 gradi centigradi".

Solo 0,74 gradi di aumento della temperatura in un secolo?

Forse c'è qualcos'altro da dire.

Vai all'URL per la sintesi del rapporto IPCC.

http://www.ipcc.ch/pdf/reports-nonUN-translations/italian/ar4-wg2-spm.pdf

FABIO ha detto...

CREDO CHE GIULIANOVA DEBBA SVILUPPARE E RIEMPIRE QUELLE AREE CHE PERMETTANO L INSERIMENTO DI AGLOMERATI EDILIZI! SONO UN GIULIESE IN PRIMIS E SONO FAVOREVOLE ALLA COSTRUZIONE DI QUESTI PALAZZI .. E NON PER MOTIVI PERSONALI! PERCHè NE HO ACQUISTATO CASA NE ALTRO! MA CREDO CHE NON SI DEBBA PUNTARE OGNI VOLTA IL DITO SU OGNI COSA CHE VIEN FATTA! SI STA RISCHIANDO DI CONGELARE OGNI COSA IN QUESTA CITTA CHE ORMAI E GIA ABBASTANZA ANDATA NEI TEMPI!

Anonimo ha detto...

mah... io non c'entro niente ma penso che non abbia te un c...o da fare e se l'Italia va a rotoli ne siamo tutti la causa ma voi la forza motrice

Anonimo ha detto...

esprimo la mia soliderietà a franco arboretti e a tutti Voi, responsabile soltanto di avere preso a cuore la difesa di un bene così importante che appartiene a tutta Giulianova.
non ho parole per descrivere la mia profonda amarezza di fronte all'indifferenza che circonda tutta questa vicenda.
forse non ha poi cosi' torto chi, su questo blog, affermava che forse meritiamo tutto questo, per la nostra incapacità di reagire.
enrico gagliano

Anonimo ha detto...

The purpose of Clomid cure in treating infertility is to seat conformist ovulation sooner than ground the development of numerous eggs. A single time finally ovulation is established, there is no benefit to increasing the dosage supplementary . Numerous studies expose that pregnancy large occurs during the before three months of infertility remedial programme and treatment beyond six months is not recommended. Clomid can well-spring side effects such as ovarian hyperstimulation (rare), visual disturbances, nausea, diminished "standing" of the cervical mucus, multiple births, and others.

Clomid is often prescribed at near generalists as a "leading crinkle" ovulation induction therapy. Most patients should weather the fertility "workup" prior to beginning any therapy. There could be varied causes of infertility in appendix to ovulatory disorders, including endometriosis, tubal disease, cervical banker and others. Also, Clomid remedial programme should not be initiated until a semen division has been completed.
Clomid and Other Ovulation Inducti
Somali pirates proceed with their attacks against intercontinental ships in and thither the Bay of Aden, teeth of the flaw of stepped-up supranational naval escorts and patrols - and the increased dud magnify of their attacks. Secondary to agreements with Somalia, the U.N, and each other, ships blood to fifteen countries in these times guarding the area. Somali pirates - who be subjected to won themselves precisely $200 million in payment since at cock crow 2008 - are being captured more oft-times an eye to the leisure being, and handed upwards to authorities in Kenya, Yemen and Somalia for the promote of trial. Composure here are some ethical at large photos of piracy touched in the crumpet the slip of Somalia, and the worldwide efforts to harness it in.
[url=http://jonesprinc.com/members/clomid-and-menstrual-cycle-length-25.aspx]clomid and menstrual cycle length[/url]
[url=http://press.nasrecruitment.com/members/clomid-when-will-ovulate-26/default.aspx]clomid when will ovulate[/url]
[url=http://adventuresingeek.com/members/clomid-side-effects-men-14/default.aspx]clomid side effects men[/url]
[url=http://thomascouey.com/CS/members/normal-take-clomid-ovulate-91/default.aspx]normal take clomid ovulate[/url]
tel:95849301231123

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Anonimo ha detto...

ci meritiamo questo????
ma cosa????
ma siete bravi solo a scrivere corbellerie su internet e poi vi lamentate.
Ma guarda il tizio che censura i commenti che gli danno fastidio... non siete bravi manco a gestire un blog come si deve... ridicoli

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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